N. 4 (2023): Una / Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea
Saggi

Città morta: il trionfo della borghesia sulla ricerca del bello classico nella tragedia di D’Annunzio

Iris Filippone
Università di Pisa
Pubblicato dicembre 15, 2023
Parole chiave
  • Gabriele D’Annunzio, tragedia, bello, teatro, Città Morta
Come citare
Filippone , I. (2023). Città morta: il trionfo della borghesia sulla ricerca del bello classico nella tragedia di D’Annunzio. Una Κοινῇ - Rivista Di Studi Sul Classico E Sulla Sua Ricezione Nella Letteratura Italiana Moderna E Contemporanea, (4), 56-70. Recuperato da https://unakoine.it/index.php/unaK/article/view/122

Abstract

È all’editore Emilio Treves che nel settembre 1895, D’annunzio scrive di aver riscoperto Sofocle ed Eschilo durante il suo soggiorno a Micene e di aver avuto l’ispirazione per un nuovo dramma. La Città morta nasce quindi sotto il segno del τράγος, cui il poeta Vate fa costante riferimento nel testo. Imperfetti e incompleti, i personaggi della Città morta vivono il dramma borghese della continua ricerca della bellezza e si aggrappano ad essa in ogni modo illudendosi di possederla. È sull’ossessiva ricerca del bello classico da parte dei protagonisti della Città morta e sul sottile intreccio tra teatro borghese e classico intessuto dal poeta Vate che si concentra il presente contributo.