- teatro classico,
- performance contemporanea,
- animali,
- silenzio
Copyright (c) 2021 Una Κοινῇ - Rivista di studi sul classico e sulla sua ricezione nella letteratura italiana moderna e contemporanea
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Abstract
Il saggio analizza il capolavoro di Eschilo, l’Orestea, seguendo le suggestioni di una performance teatrale (Orestea. Agamennone, Schiavi, Conversio del gruppo Anagoor, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2018) e di una nuova traduzione del testo (condotta da Simone Derai e Patrizia Vercesi) . Il lavoro artistico contemporaneo induce una nuova riflessione sulle grandi categorie linguistiche e mentali del tragico greco. L’indagine riguarda il silenzio eschileo nelle sue variabili, come parola bloccata, negata. Ma induce anche a rielaborare il concetto stesso di silenzio, inteso non solo come assenza di parola ma come impiego di altre voces, non umane, o non solo.